MIO CARO VECCHIO TI SONO GRATO E TI SEPPELLISCO, E SULLE TUE CENERI RICOSTRISCO

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sabato 15 novembre 2014

RICCHEZZA E PSICOLOGIA: A TE LA SCELTA SE ESSERE RICCO OPPURE NO








"Nel mondo finanziario si possono individuare 4 tipologie di persone

- gli impiegati, operai;
- i liberi professionisti;
- gli imprenditori
- gli investitori

Ognuna di queste figure professionali ha una diversa psicologia e un diverso focus finanziario.
Basta parlare qualche minuto con una persona per capire facilmente a quale di queste 4 categorie appartiene.

Prendiamo la prima categoria, quella più lontana dalla ricchezza: gli impiegati.

La cosa che salta subito all'occhio è che l'impiegato è attirato dalla falsa illusione della sicurezza. Falsa perchè avendo un impiego si sente sicuro ma in realtà non lo è.
Il lavoro oggi è sempre più mobile, e anche settori che spesso una volta sembravano sicuri oggi non lo sono più.
Inoltre si prevede che sempre più in futuro, quando  il numero dei pensionati supererà quello della popolazione che lavora, si assisterà a un brusco ridimensionamento dell'assistenza sociale e delle pensioni.



Quello che lo Stato ha fatto per le nostre famiglie non sarà in grado di farlo per le prossime generazioni.

L'impiegato invece si dice convinto che la società per cui lavora è sicura e che ha dei buoni benefit, che per lui è importante la sicurezza.

Il focus di un impiegato è sul suo stipendio, sulla sua carriera. Il suo è un linguaggio pieno di invidia verso i ricchi infarcito di metafore depotenzianti. Avrà un dialogo pieno di dubbi sulla possibilità di lasciare il lavoro , di camminare con le proprie gambe e viene colto da un angoscioso senso di insicurezza se a fine mese qualcuno non provvede a dargli uno stipendio garantito.
Soffre di "assuefazione da stipendio". L'abitudine ad avere qualcuno che provvede per noi. Lo stipendio fisso genera questa sindrome.
Questa illusione fa si che investa sulla sicurezza. Ma più è alto il grado di insicurezza con il quale riusciamo a convivere più la qualità della nostra vita è alta.

Pertanto se l'impiegato non passerà a un'altra categoria non sperimenterà mai la vera sicurezza: quella di sapere di poter creare il proprio futuro.

Tipicamente i dipendenti sono scontenti e incolpano gli altri dei loro problemi. Si lamentano del loro stipendio, del capo, dell'organizzazione. Loro farebbero tutto meglio, in modo diverso, più produttivo.
Ma hanno paura. Paura perchè se lasciano il lavoro non hanno di che vivere; di non riuscire ad organizzarsi, di non avere uno stipendio a fine mese. Pochi, maledetti, ma ogni mese.
Se sono scontenti della retribuzione si licenziano e cercano un altro posto, meglio retribuito, credendo che la nuova professione possa risolvere i loro problemi economici.
In realtà la maggior parte delle volte non li risolvono.
Altri invece accettano una busta paga di mera sussistenza sapendo  perfettamente che sia loro sia la loro famiglia non risolveranno MAI i loro problemi finanziari., nell'illusione che un giorno verrà un periodo migliore.

MA SE LORO NON CAMBIERANNO DENTRO, TUTTO RIMARRA' UGUALE.

Alcuni cercano un secondo lavoro, Sono guidati dalle risorse che hanno a disposizione e non dalle opportunità . Quindi se non hanno soldi prendono questa scusa per non fare , per non creare. Tipicamente non hanno fantasie da ricchi, non si vedono facoltosi, o magari si limitano a sognare senza agire.
Non pianificano le loro finanze, non studiano, pensano che i ricchi siano fortunati o abbiano rubato per diventarlo.
Ecco come la psicologia del denaro influenza il loro stato, perchè è così difficile accedere alla ricchezza da questa posizione: perchè queste persone hanno una psicologia da poveri o da classe media. Del resto chi pensa maggiormente ai soldi più dei ricchi? i poveri.

I liberi professionisti invece sono guidati dalla convinzione di base che "come faccio io non lo fa nessun altro" e sono attirati dall'illusione della sicurezza che in parte deriva dai loro titoli di studio ( per esempio, sono avvocati, medici, commercialisti) e in parte dalle loro esperienze lavorative.
Sono convinti di poter gestire un negozio o un'aziendina in qualche settore a loro familiare. Spesso i professionisti hanno il focus sulle loro tariffe orarie  e vengono pagati in modo lineare per le loro prestazioni, ovvero 1 ora = tot soldi.

Pensano che le loro conoscenze daranno loro la serenità finanziaria. Ma è un'illusione. In realtà possono ottenere la serenità finanziaria solo entrando a far parte di una delle altre due categorie : imprenditori e investitori.

Queste persone hanno una grossa difficoltà a delegare e immaginano di poter avere uno studio o un negozio più bello, più grande, più centrale.

Spesso hanno una migliore capacità degli impiegati di produrre reddito ma essa non è affiancata alla capacità di risparmio e di gestire il denaro. Non sanno insomma far lavorare il denaro al posto loro.

Gli impiegati e i liberi professionisti sono schiavi del denaro e del tempo che passano per guadagnarlo.

L'Imprenditore invece è orientato verso la ricerca della libertà che la sua professione gli offre. Non ha capi e non deve rendere conto a nessun altro se non a se stesso.

Vuole gestire il proprio tempo e vedere crescere la sua creatura.  Tipicamente ha una buona conoscenza nel campo delle vendite, del marketing, della comunicazione e della gestione del personale. E se non ha sviluppato competenze specifiche in questi campi, ha sicuramente la capacità di trovare qualcuno che le possiede e di farlo lavorare per lui.

La sicurezza gli deriva dall'essere responsabile del proprio tempo e dei propri risultati E' la sensazione di stare creando il proprio destino e quello dei suoi collaboratori che lo distingue dall'impiegato e dal professionista .
Potrebbe smettere di lavorare e vivere di rendita ma l'imprenditore vero trae piacere dall'amministrare, dirigere e far crescere le sue aziende proprio come fossero dei figli."

L'investitore invece è attratto dalla libertà che il denaro gli offre.
Può comprare imprenditori, impiegati e professionisti per raggiungere i risultati che si è prefisso.
Quando entra in un investimento sa sempre come e quando ne uscirà.
Ha un piano per investire. Parla di costo del denaro, ritorno sul capitale, ritorno sull'investimento, leva finanziaria.

Gli investitori pensano a far lavorare i loro soldi per loro e non loro a lavorare per i soldi
ma per far ciò occorre una grande preparazione e istruzione finanziaria che si realizza con la stessa tenacia e determinazione utilizzata dalla classe media per  prendere quel foglio di carta che serve a molte cose ma poco a creare ricchezza.

A te la scelta della categoria alla  quale appartenere
Sicurezza o libertà , ricchezza o povertà  dipende sempre e solo da te !!!

Testo tratto da
"I soldi fanno la felicità"
di Alfio Bardolla

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